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Variante Delta: per riconoscerla bisogna fare attenzione a questi sintomi

Covid-19

Variante Delta: i sintomi e i nuovi test per riconoscere la nuova pericolosa variante del Covid arrivata anche in Italia.

La variante Delta è arrivata anche in Italia. E fa paura. Sono diversi i focolai sparsi nel nostro paese della nuova pericolosa variante di Coronavirus anche nel nostro paese, e in questo momento è importante riuscire a riconoscerla in maniera tempestiva. Per questo motivo sono arrivati anche da noi dei test in grado di riconoscerla. Ma prima ancora di sottoporsi al test, è importante riconoscere i sintomi di questa variante del Covid. Scopriamo insieme quali sono.

Variante Covid: i sintomi

Stando a quanto riferito dagli esperti, la Delta sembrerebbe avere dei sintomi leggermente diversi rispetto alle altre varianti. Sono in particolare gli americani ad aver fornito i primi studi scientifici che evidenzierebbero la sintomatologia tipica di questa variante più aggressiva del Covid.

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La maggior parte dei sintomi sarebbero a carico dell’apparato respiratorio. La variante Delta porterebbe raffreddore forte, naso che cola, mal di gola e mal di testa. Sintomi molto comuni e in gran parte uguali a quelli delle altre varianti. Altri sintomi sono febbre e tosse. Rispetto alle precedenti varianti, però, la Delta non darebbe perdita di olfatto e gusto.

Spiega Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, come riportato da Il Giorno: “Difficile arrestare il fenomeno del rimpiazzamento, lo abbiamo visto con la variante UK. Quando una variante corre più di un’altra prima o poi si verifica questo fenomeno. Quello che si può fare è ritardare l’ingresso massivo del virus, acnhe se quando una variante corre di più di un’altra prima o poi entra. Questa variante Delta corre il 60% più di quella inglese. DIfficilmente si eviterà“.

Variante Delta: i nuovi test per riconoscerla

Anche per non farsi trovare impreparati davanti a questa probabile ondata della nuova variante sono in arrivo dei nuovi test che permettono di rilevare la mutazione N501Y, quella presente nella variante Alfa (inglese) Beta (sudafricana) e Gamma (brasiliana). Grazie a questo screening si potrebbero già escludere alcune delle varianti, facendo scattare l’algoritmo che porterebbe alla ricerca della variante Delta attraverso un test di cattura delle varianti, in grado di rilevare mutazioni specifiche di questo tipo di variante, come la L452R.

Grazie a questi nuovi test potrebbe essere possibile contenere la nuova ondata di contagi, rendendo le varianti Delta e le altre più pericolose subito riconoscibili. Anche perché in alcuni casi tali varianti riescono a resistere al vaccino, anche con doppia dose. Quindi il monitoraggio potrebbe essere l’unica soluzione per evitare di ricadere nella pandemia.

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ultimo aggiornamento: 22 Giugno 2021 14:49

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